INTERCONNESSIONE
Capitolo 2
DIGRESSIONE
Interconnessione è una relazione reciproca tra fatti, fenomeni, sistemi, un nesso che comporta interazioni, trasmissioni, codici. Posizione intermedia fra due oggetti, fra limiti di spazio o di tempo, comunanza e collegamento o reciprocità.
Ogni epoca ha comunicazione, rapporti, relazioni e codici propri, destinati al rinnovamento perpetuo. Data la complessità e ampiezza della tematica scelta si apre un’indagine su più livelli: il discorso si articola quindi in sei diversi capitoli, Compromesso, Digressione, Intermezzo, Signal, Sacro, Memoria. I capitoli proposti non sono esclusivi ed isolati ma, in un continuo gioco di rimandi e connessioni, comunicano fra loro. Interconnessione, infatti, è al tempo stesso modalità espositiva, ovvero relazione che intercorre tra le diverse opere esposte e dialogo che verrà a crearsi tra i vari capitoli, e tematica generale affrontata in ogni esposizione sotto le differenti sfaccettature del termine.
All’interno di un discorso la digressione è una deviazione nella quale vengono a inserirsi temi o argomenti più o meno lontani da quello centrale. Il carattere additivo è allo stesso tempo trasgressione, dirottamento e arricchimento, che comporta una presa in considerazione di elementi provenienti da differenti scenari, una forma di assemblaggio post produttivo dall’accezione barocca. Ciò che si viene a creare è un insieme di immaginari uniti da una coerenza visiva immediata ottenuta dall’accostamento di elementi autonomi.
Il discorso è quindi portato ad ampliarsi in una digressione e lascia spazio ad intuizioni visive e concettuali. Le opere in mostra hanno in comune la mancanza di un fuoco visivo univoco, come nelle opere di Matteo Tonelli, nelle quali la dinamicità costretta in una forma geometrica precisa, si evolve nella sua forma organica. Nell’installazione di Pietro Catarinella gli elementi scelti e associati tramite una complessa sovrapposizione di livelli portano ad un parossismo visivo e implicano un atteggiamento attivo dell’osservatore, costretto a muoversi per scoprirne i dettagli, esprimendone il carattere esperienziale. L’installazione dialoga con lo spazio sfruttandone la verticalità e i volumi. Tommaso Gatti lavora invece attraverso assemblaggi, composizioni scultoree in cui stilemi liberty in ferro battuto, elementi dall’estetica raffinata, sono ibridati con elementi di scarto, appartenenti ad un immaginario decadente contemporaneo.
Fondato da Giulia Wetter ed Elisa Diaferia, O’Dirk è un progetto artistico e curatoriale nato nel 2017 a Milano e dedicato alla sperimentazione delle nuove forme dell’arte contemporanea e alla promozione di giovani artisti. A Ottobre 2018 inaugura la sede in SpazioFico, ex officina milanese riconvertita a Project Space.
SpazioFico
Via Enrico Tellini, 17, Milano
17-31 gennaio
su appuntamento
Pietro Catarinella (Rome, 1983) formatosi come architetto e fotografo tra Roma e Londra, attualmente vive e lavora a Milano. 2014 ‘Screens’, collettiva nel ‘Pingyao International Photography Festival (PIP)’ – Pingyao (Shanxi Province), Repubblica Popolare Cinese ‘Layers’, collettiva all’interno di ‘PRINT/3’ – Arcane Gallery, London, UK ‘Data Traffic 01’ e ‘Data Traffic 02’, collettiva all’interno di ‘CSM Postgraduate Art Degree Show 2014’ – K Space, Londra, Regno Unito ‘Out of Rome’, personale curata da Stéphane Verlet-Bottéro – Green Arcola Gallery, Londra, Regno Unito. Pubblicazioni e cataloghi: STOP IT, MA Fine Art and Science, MA Fine Art and MA Photography, Central Saint Martins, CATALOG, curata da Anna Kolosova, William Carter, Thomas W. Kuppler, Charlotte Wendy Law, Sinaida Michalskaja, edita da Ditto Press, Londra, Regno Unito Central Saint Martins Photography 2014, CATALOG, curata da Shahin Zarinbal and Sinaida Michalskaja, stampato in Germania (Edizione di 500 copie). 2015 ‘Data Traffic Project’ mostra collettiva ‘PHOTOMASTERS – PHOTOMONTH – East London Photography Festival, Old Truman Brewery, Londra, Regno Unito Data Traffic, mostra bipersonale all’interno del progetto ‘(De)Construct – New Positions on Contemporary Photography from the UK’ – finanziato dal Istituto di Cultura Lituano, organizzato e curato da Vanja Contemporary, AV17 Gallery, Vilnius, Lituania. Pubblicazioni e cataloghi: Self – as – Subject: the multiple eXposure project zine 1.0, curata da Sherwin Altarez Mapanoo, OPEN CALL / WEB ZINE. 2017 Residenza Intercambiador ACART, Madrid, Spagna. Black Light Networks, mostra collettiva – Nadie, Nunca, Nada, No, Madrid, Spagna ‘Layers’ nella collettiva ‘Galla Placidia 194’ curata da Shara Wasserman – Temple Gallery – Temple University Rome, , Rome, Italy ‘Superimpositions’ nella collettiva ‘Present & Future, just across the streets’ curata da Marta Michelacci – Factory – MACRO FUTURE – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Roma, Italia ‘#Selecting’ mostra collettiva ‘Tiny Biennale’ curata da Shara Wasserman – Temple Gallery – Temple University Rome, Roma, Italia. Talk ‘Silent Artist Talk’, Facoltà di belle arti, università URJC in Aranjuez, Madrid, Spagna. 2018 Residenza VIR Viafarini, Milano, Italia. ‘Internet Painting’, bipersonale all’interno di VIR – Viafarini-in-residence, via Farini 35, Milano, Italia ‘Liminar Archive’ all’interno della collettiva VIR Open Studio + Camouflage, VIR – Viafarini-in-residence, via Farini 35, Milano, Italia. ‘Anatomies’ bipersonale all’interno di The Others Art Fair – Specific, within“Prospettive dell’infrasottile”, curated by BUTIK, Ex Ospedale Maria Adelaide, Turin, Italy ‘Fractal’ collettiva dei finalisti del premio ‘Ashurst Emerging Artist Prize 2018’ curated by Conrad Carvalho, Ashurst Emerging Artist Gallery, Londra, Regno Unito ‘Self Shot 01’, collettiva ‘Ramificazioni Festival’, curated by Simona Caramia, Castello di Squillace (Cz), Italy. Pubblicazioni e cataloghi: C.arte n.3, curata da Butik Collective, edizione limitata di 100 copie. 2019 – DOCVA, Milano, Italia
Tommaso Gatti (Milano, 1992) vive e lavora a Milano, frequenta il biennio di Visual Culture e Pratiche Curatoriali presso l’Accedemia di Brera. Giu – Lug 2014 Ricoh Prize Dic -2014 Spazio Oberdan, Milano, Vincitore Premio Scultura; Ago – Set 2015 Combat Prize Museo G. Fattori, Livorno, Vincitore Premio Scultura; Sfase Residenza a cura di E. D’angelo, E. Lemmo, G.Paolini, G. Quadri, Fabbrica Seriana dell’energia, Alzano Lombardo; Nov – Dic 2015, F. Fabbri Prize a cura di C.Sala, Villa Brandolini, Treviso; Mar 2016, Untitled Manifesto a cura di T. Gatti, Dust Space, Milano; Apr 2016, Incontro n.1, Progetto a cura di G. Caravaggio e A. Paci, Fondazione Pini, Milano; Aug – Set 2016,Tones of the stones Residenza a cura di L. Giuranna & C. Foletto, Cava Storica di Trontano; Dec 2017 – Gen 2018, Passaggi a cura di Out44, Museo della Permanente, Milano; Ago 2017, Almanacco Migratorio Residenza a cura di N. Terun & M. Zamburru, Pozzo Podestà, Argentiera; Nov 2017, n.0 a cura di Fuzao Studio, Fuzao Studio, Milano; Mag 2018, Daze and Ornament a cura di A. Lacarpia, LocaleDue, Bologna; Set 2018, Ah sì tu io noi a cura di B. Schroeder & P. Consolandi per Traffic Festival, Chiesa di San Vito sul Cesano.
Matteo Tonelli (Borgo val di Taro, Parma, 1995) vive e lavora a Milano, frequenta il biennio di Arti Visive presso l’Accademia di Brera. Apr 2015 partecipa alla curatela insieme alla curatrice Cloe Piccoli per la mostra “I’ll Be There Forever”. Feb 2016, Darwin Day curato da Cristina Muccioli presso l’Accademia di Brera. Mar 2016, NoPlace2, presso il castello di Fombio. 2016 partecipa a Accademia Aperta. Nov – Dic 2016 mostra personale al MiMuMo di Monza, curata da Felice Terrabuio. Dic 2016 – Gen 2017 EPI-EMERA mostra bipersonale con Emanuele Caprioli presso Casa Novecento, Monza, Curata da Felice Terrabuio con testo di Cristina Muccioli. Mar 2017 in occasione di Studi partecipa alla collettiva “…Speriamo non piova” presso lo studio Arcangeli-Bonfiglio. Ott 2017 collettiva COSA NON FARE NEGLI SPAZI VERDI* presso il museo botanico Aurelia Josz di Milano curata da Maurizio Arcangeli e Clara Bonfiglio. Apr 2018 Noplace4 presso l’Ex Ceramica Vaccari a Santo Stefano Di Magra.